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Peonie in giallo-verde per ringraziare per la referenza di Vinisola per Katrin Walter - simply walter. Foto: Pixabay
Referenza da Francesco Rizzo di Vinisola (Pantelleria)
20/05/2018
Che cos’e copywriting
09/07/2018

Val di Cembra: dove si sa muovere le montagne – Best Marketing Practise

28/06/2018
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Il logo dell’Altopiano di Piné e Val di Cembra. Foto: Katrin Walter - simply walter

Se ci fosse un posto dove si potessero smuovere le montagne, questo sarebbe la Val di Cembra. Non solo perché in tempi antichi queste si scavarono da un lato della valle per ricavarne le pietre per costruire dal lato opposto le case e terrazze per il vino e altre produzioni agricole e si estrasse anche il prezioso porfido, che impreziosisce le piazze di tutto il mondo. Ma si è riusciti anche in pochi anni a creare una cultura dell’accoglienza turistica con tutte le persone coinvolte con il contatto con l’ospite, che sia turista straniero o visitatore italiano. Un bell’esempio di come rimboccare le maniche per un turismo rispettoso dell’ambiente con pochi ma sostenibili cambiamenti, focalizzato sull’enogastronomia.

Sono stata per qualche giorno in Val di Cembra e lo ho potuto toccare con mano, cuore e pancia. Ed ecco la mia intervista a Mara Lona , la coordinatrice del programma e del Consorzio Cembrani DOC.

Mara Lona, preparatissima e sempre disponibile per presentare i pregi della sua Val di Cembra.

Mara Lona, preparatissima e sempre disponibile per presentare i pregi della sua valle. Foto Katrin Walter

L’intervista sul marketing territoriale in Val di Cembra

Katrin: Cara Mara grazie della tua compagnia durante il mio bel soggiorno in Val di Cembra. Mi sono trovata proprio bene ma sono anche curiosa e vorrei, insieme a te, guardare un pochino dietro le quinte, analizzare il successo e vedere il potenziale della Val di Cembra. Iniziamo con un evento recente …

Mara: Certo! Il 10 giugno si è svolto “Baite Aperte”, un evento durante il quale abbiamo accolto tra le baite di campagna di Cembra oltre 400 visitatori per un pranzo a chilometro zero dall’antipasto al dolce abbinato ai vini, spumanti e grappe dei Cembrani DOC. E per ottobre stiamo già preparando la 4° edizione delle “Caneve Aperte”, una cena sempre con la stessa filosofia, che registra più di mille commensali. E’ un modo per presentare i prodotti made in Val di Cembra, scoprirli assieme al produttore e degustarli nelle zone dove hanno origine.

Spuntino nel Rifugio Alpino al Lago Santo in Val di Cembra con la Birra di Neve.

Spuntino con gustosi formaggi e salumi artigiani presso il Rifugio Alpino al Lago Santo gestita da Stefano Graffer con la Birra di Neve fatto con 60% di neve e 40% d’acqua con luppolo selvatico … un invito a far l’amore con il Trentino. 😉

Katrin: Quanti turisti vengono ogni anno in Val di Cembra?

Mara: La Val di Cembra è un territorio escluso dalle grandi masse turistiche, dove le persone vengono per rigenerarsi, rientrare in contatto con la natura e godere di un turismo slow fatto di buon cibo e ottimi vini. I numeri sono in crescita esponenziale negli ultimi cinque anni e lo scorso anno abbiamo registrato 17.000 arrivi per circa 52.000 presenze.

Val di Cembra con vigneti e le montagne in estate. Foto: Luciano Lona

Nella Val di Cembra è tutto in salita: le rocce, il bosco, i vigneti e le presenze turistiche. Foto: Luciano Lona

Katrin: Esiste un periodo migliore per visitare il vostro territorio?

Mara: Sono un po’ di parte, la Val di Cembra è bella in qualsiasi stagione. In inverno, i vigneti spogli permettono di inseguire con lo sguardo gli oltre settecento chilometri di muretti a secco, spesso imbiancati. In primavera è un tripudio di colori e fiori che rinfrancano l’animo. In estate il verdeggiante lussurioso dei vigneti terrazzati e dei boschi trasmettono un immediato senso di vacanza e serenità. L’autunno conquista con i colori del foliage, dipingendo una tavolozza dalle mille sfumature che fa davvero sognare. Ogni stagione è poi animata dalle comunità con eventi, manifestazioni e occasioni per vivere appieno il territorio.

Chiesa San Pietro in Cembra (Val di Cembra) con Alfonso Lettieri e Katrin Walter

Ma anche la storia e cultura si può scoprire. Qui nella Chiesa San Pietro in Cembra con Alfonso Lettieri, che ha tanto da raccontare, per esempio che nel campanile si trova una campana con circa 70 nomi e cognomi di cembrani caduti in guerra “per imperitura memoria”. Foto: Dieter Kapitz

Distilleria Pilzer in Val di Cembra. Katrin Walter con Ivano Pilzer e Dieter Kapitz.

Oppure si può fare un Grappa-tasting, p. e. presso la famosa distilleria Pilzer in Altavalle, con il titolare Ivano Pilzer e con Dieter Kapitz, profondo amatore della Val di Cembra.

Silpaca, trekking con Alpaca in Val di Cembra con Ilaria Baldo e 4 dei sue Alpaca

E si può pure fare il trekking con Alpaca tra le vigne in Val di Cembra. Nella Foto: Dieter Kapitz, Ilaria Baldo di Silpaca, Katrin Walter, Manolo, Cynar, Cacao (che vi volta il suo dietro) e Artù. Ultime due foto: Mara Lona

Katrin: Sono stata molto impressionata dell’approccio di tutte le persone e degli imprenditori nella Val di Cembra. Mi hai raccontato che è partito in maniera strutturata un programma di sviluppo e educazione svolto nella valle. Mi puoi raccontare di più? Era un vero Marketing-Coup …

Mara: Siamo un territorio di mezza montagna, che non ha piste da sci e alte cime da scalare, perciò siamo sempre rimasti un po’ marginali ai grandi flussi turistici trentini che sceglievano la nostra regione per lo sci o per i grandi trekking. Con il cambiamento della filosofia turistica e un interesse sempre crescente verso l’enogastronomia, ecco che la Val di Cembra e i suoi imprenditori hanno iniziato a mettersi in gioco per costruire un prodotto turistico enogastronomico di qualità, attento a un turismo slow-nella tradizione di slow food e slow-wine.

Il consorzio dei Cembrani DOC, supportati economicamente anche dalla Comunità di Valle e dall’Azienda di Promozione Turistica Pinè Cembra, in collaborazione con la Strada del Vino del Trentino, ha organizzato e gestito dei corsi di formazione per garantire un’accoglienza preparata sul territorio e sui suoi prodotti. Le strutture ricettive sono il nostro primo biglietto da visita e l’importanza della loro preparazione è fondamentale per garantire al visitatore una vacanza al top. Siamo facilitati in questo vista l’indole accogliente delle persone che qui vivono e lavorano, come hai potuto toccare con mano.

Sara Zanotelli spiega i salumi della sua azienda a km0 in Val di Cembra

Accoglienza perfetta con Sara Zanotelli dell’omonima macelleria storica a Cembra. Ho proprio sfruttato del sapere concentrato della loro filiera di carne completa: dall’allevamento alla vendita diretta.

Salumi di Zanotelli, una prelibatezza dalla Val di Cembra.

La carne salada, la carne fumada, il salame, la luganega stagionata, lo speck … qui presso Zanotelli si trovano ancora i sapori di un tempo … una prelibatezza dalla Val di Cembra.

Katrin Walter guardando tra una fetta di pane. Val di Cembra maggio 2018.

Osservato i prodotti della macelleria, andiamo ad approfondire le buone pratiche, quasi il benchmark per un marketing territoriale d’eccellenza. Ultime tre foto: Mara Lona

Katrin: Cose comprendeva il programma? E ci sono ravviamenti?

Mara: Abbiamo iniziato con un approfondimento

  • del settore enologico (vini, spumanti e grappe),
  • del settore gastronomico (in particolare salumi e formaggi e ricette della tradizione),
  • il prodotto turistico in aree rurali (ovvero la cultura dell’accoglienza) e
  • una formazione sul territorio e le mete turistiche.

I corsi sono stati strutturati con ore in aula e con ore di laboratori, visite, educational in altri territori che prima di noi hanno creato del turismo enogastronomico il loro core-business. A completamento del corso è stato creato un nuovo materiale divulgativo, ovvero una cartina dove il turista trova mete ambientali, percorsi di trekking, una guida ai prodotti tipici, dove acquistarli, gli alberghi, i ristoranti, i bar, i punti di informazione turistica, tutto ciò che può interessare un visitatore.

I corsi vengono riproposti annualmente affrontando tematiche diverse, per esempio corsi sugli aperitivi con prodotti tipici, ricette antiche della nostra tradizione culinaria, approfondimenti in genere sull’enogastronomia.

Val di Cembra a maggio. Vista mozzafiato sui vigneti e le montagne. Foto: Katrin Walter - simply walter

Una vista mozzafiato si trova a ogni piè sospinto. Foto: Katrin Walter

Katrin: Mi interessano anche i costi e i risultati. Quanto avete investito per tale programma oltre del tempo?

Mara: Il progetto iniziale ha avuto un costo di circa 30.000 euro totali. Il primo programma si è svolto in autunno-inverno 2012/2013 e, ora, dopo cinque anni oltre ad aver registrato un aumento di arrivi turistici e di un turismo abituale in crescita, abbiamo notato una crescita di consapevolezza della potenzialità turistica del territorio.

Val di Cembra in autunno con i colori del foliage. Foto: Luciano Lona

In autunno la Val di Cembra conquista con i colori caldi del foliage, spettacolare. Foto: Luciano Lona

Katrin: Non mi sembra neanche una cifra eccessiva per il grande salto di qualità che si nota in Val di Cembra e per le tante opzioni che si offrono. I quali, ora, quasi tutti, dal macellaio, l’agriturismo, il ristorante alla cantina, possono raccontare al turista il territorio che non deve più passare per l’ufficio APT in Cembra. Poi, avete tanti sentieri ed escursioni tematici ben descritti che attirano non solo il turista consapevole ma anche gli abitanti stessi. Quali sono esattamente?

Mara: Tutti i nostri boschi e campagne si prestano a delle escursioni libere e negli anni ne sono state mappate e tematizzate solo alcune: Sentiero delle Piramidi di Segonzano, Sentiero Botanico Naturalistico, Sentiero dei Vecchi Mestieri con i mulini restaurati, Sentiero Dürerweg, Sentiero della Rosa ed è in fase di ultimazione il Sentiero dell’Uva.

Una indicazione di sentieri in Val di Cembra. Foto: Katrin Walter

I sentieri sono percorribili tutto l’anno e sono dotati di una segnaletica precisa. Foto: Katrin Walter

Katrin: Quanti turisti passano questi sentieri per anno?

Mara: Non abbiamo dati registrati in merito, ma posso dirti che solo alle Piramidi di Terra di Segonzano vengono registrati circa 50.000 ingressi annuali. È molto frequentato durante il periodo scolastico da gruppi provenienti da tutta Italia e dall’estero; nel periodo estivo (da maggio a ottobre) diventa meta di turisti soggiornanti in valle e nelle aree turistiche limitrofe, appartenenti a un target più variegato (famiglie e giovani, campi estivi). E poi da tutti quelli che arrivano per mangiare e bere bene.

Le Piramidi di Segonzano in Val di Cembra. Foto: Katrin Walter – simply walter

Le Piramidi di Segonzano, un capolavoro della natura. Foto: Katrin Walter – simply walter

Katrin: Esiste un interesse particolare, cioè un sentiero amato di più?

Mara: Sicuramente il più frequentato è quello dell’area naturalistica delle Piramidi di terra di Segonzano e, a seguire il Dürerweg e il Sentiero Europeo E5, soprattutto in primavera e in autunno, che in alcuni tratti coincidono (Lago Santo, Cembra, Castello di Segonzano, Piramidi …) Molti sentieri sono segnati in cartina e sono scaricabili da outdoor-active (anche da mobile) all’indirizzo http://www.visitpinecembra.it/territorio/mappe-e-itinerari, supportate in lingua italiana, inglese e in tedesco. E, poi, il nostro A.P.T. organizza pacchetti vacanza tematici e, a richiesta, organizza trekking, visite guidate e degustazioni. Info: infocembra@visitpincembra.it

Manifesto del Dürer-Weg, Cantina di Cembra, Val di Cembra. Foto: Katrin Walter

Albrecht Dürer era proprio un ragazzo carino e qui abbellisce il muro della Cantina di Cembra che ha proprio una linea di prodotti del nome Dürer·Weg. Foto: Katrin Walter

Katrin: E tu stessa hai un luogo nella valle che ami di più e perché?

Mara: Personalmente sono molto affezionati ai luoghi della mia infanzia, perciò Lisignago con la Chiesa di San Leonardo, la montagna della Maderlina con la baita del mio nonno e il Lago Santo dove abbiamo fatto con gli amici le prime nuotate e trascorso pomeriggi di relax.

Dieter Kapitz e Katrin Walter al Lago Santo in Val di Cembra. Foto: Mara Lona

Ora anche Dieter Kapitz e Katrin Walter hanno scoperto uno dei luoghi preferiti di Mara: il Lago Santo. Ci sentiamo subito animati. Foto: Mara Lona

Katrin: A proposito relax, sono arrivata in treno e sono stata impressionata dalla valle dal tratto Bassano di Grappa-Trento che passava sempre lungo la roccia. Ma mi parlavi di una strada che aiuta a raggiungere meglio la valle. Da quando esiste e quali cambiamenti avete notato da quando esiste tale strada?

Mara: La strada è il rifacimento del collegamento con la Val di Fiemme che è stato inaugurato nel 2011. L’opera è stata di difficile realizzazione e ci sono voluti più di dieci anni per completarla. Ora è una strada molto scorrevole e panoramica che collega la Val di Cembra con Cavalese e la Val di Fiemme e Fassa. Da quando è stata aperta, abbiamo notato un maggior afflusso di visitatori dalle valle limitrofe, grazie anche alle numerose attività di promozione che svolgiamo tra Cavalese e Predazzo.

Vigneto a Lisignago in Val di Cembra con la nebbia. Affascinate. Foto: Katrin Walter

Con la nebbia il paesaggio di Lisignago diventa affascinante e misterioso e siamo pronti ad ascoltare tante leggende della vicina chiesetta di San Leonardo e non solo (ma le raccontiamo in altra sede). Foto: Katrin Walter

Katrin: Mi hai raccontato dell’importanza del porfido per la valle dalla seconda guerra mondiale in poi. E oggi? E sai per caso quali piazze sono state costruite con il porfido della Val di Cembra in Italia e nel mondo?

Mara: Il porfido della Val di Cembra ha rappresentato per decenni la prima risorsa economica della valle: era il nostro oro rosso. La crisi del mondo dell’edilizia ha causato purtroppo un forte calo dell’impiego di questo pregiato materiale, utilizzato per edificazioni e pavimentazioni nelle più belle piazze del mondo: solo per citarne alcune, Vienna, Berlino, Gerusalemme e anche Wall Street a New York.

Katrin: Quali sono i rami dell’economia più importanti oggi nella valle?

Mara: Le economie più importanti sono l’agricoltura come il vino, sempre l’attività estrattiva del porfido e artigianato, ma siamo in crescita anche con il turismo.

Vendemmia del Müller Thurgau in Val di Cembra. Foto: Luciano Lona

Vendemmia del Müller Thurgau, quell’uva bianca importantissima per la viticoltura in Val di Cembra che dà il meglio di sé nelle coltivazioni sui terrazzamenti soleggiati sopra 600 metri sopra il livello del mare. Foto: Luciano Lona

Katrin: E i Cembrani DOC?

Mara: Cembrani DOC è un consorzio nato nel 2012 dalla volontà delle cantine e distillerie della Val di Cembra per la promozione territoriale attraverso i suoi prodotti. Ci occupiamo di comunicazione e incoming enoturistico, eventi e manifestazioni sul territorio, vendita di vini, spumanti e grappe attraverso il sito internet www.cembranidoc.it. Poi partecipiamo a fiere e mercatini fuori regione per far conoscere la Val di Cembra, nonché di formazione. Nel corso degli anni sono state molte le aziende che hanno sposato il nostro progetto, tra agri-birrificio, alberghi, ristoranti, macellerie, aziende di erbe officinali e oggi abbiamo una rete di circa una ventina di imprenditori oltre ai soci che lavorano per costruire un prodotto turistico e enogastronomico di qualità.

Locanda del Passatore con Maria Nardin presentando il vino del territorio. Foto: Katrin Walter

Maria Nardin vizia gli ospiti con pietanze deliziose e il vino del territorio nella sua elegante Locanda del Passatore a Faver. La cucina e una fusion tra quella trentina e romagnola (dove ha vissuto per qualche anno prima di ritornare in patria), con gli ingredienti molto ricercati e vive le stagioni, per esempio con il suo gelato agli asparagi bianchi di Zambana a maggio. Questo posto magico in mezzo di un giardino pieno di rose e peonie è una soffiata assoluta. Foto: Katrin Walter

Katrin: Parliamo anche del curling? Non sono esperta di questo sport invernale ma mi sembra voi in Val di Cembra si. Mi racconti dell’importanza di questo sport per la valle? Avete qualche competizione famosa? Qualche champion famoso? Una sede/scuola conosciuta anche oltre confini?

Mara: Il curling è uno sport che si pratica da molti anni in Val di Cembra e grande attenzione è arrivata quest’anno con le olimpiadi di Corea di questo inverno, dove la nazionale italiana composta da cinque atleti, contava ben quattro ragazzi di Cembra: Daniele Ferrazza, Amos Mosaner, Andrea Pilzer e Joel Retornaz. Lo stadio del curling si trova proprio all’inizio del paese e conta due piste; è molto frequentato d’inverno per allenamenti e competizioni. Anche noi come Cembrani DOC organizziamo un torneo internazionale durante le Caneve Aperte, che quest’anno giunge alla quarta edizione e registra già il tutto esaurito.

Paesaggio invernale in Val di Cembra. Foto: Luciano Lona

Tutte le stagioni hanno il suo fascino: Paesaggio invernale in Val di Cembra. Foto: Luciano Lona

Katrin: Quindi il Val di Cembra ha tanto da offrire, il paesaggio, le attività sportive, la bella aria fresca anche in estate, il cibo a km 0, il vino di montagna e tutto di qualità elevata.

Mara: Si, ti posso menzionare una indagine riportata nell’ultimo libro della professoressa Roberta Garibaldi “In Viaggio per cibo e vino”, esperta di turismo e cultura, docente presso l’Università degli Studi di Bergamo, membro del Board di IGCAT – Istituto Internazionale della Gastronomia, Cultura Arte e Turismo, nonché membro della Board of Advisors della World Food Travel Association. Secondo questa indagine il 49% delle persone si decide per l’offerta culinaria dove trascorrere le vacanze.

Salmerino alpino della Val di Cembra, qui nel ristorante del Maso Franch. Foto: Katrin Walter

Il raro e molto gustoso Salmerino delle acque alpine è una vera delizia nel ristorante del Maso Franch a Giovo. Qui con una purea di piselli che ti porta direttamente nel settimo cielo.

Tagliata al ristorante di Fior di Bosco in Masen, Val di Cembra. Foto: Katrin Walter

Occhio, qui la tagliata basta per due. Siamo nel ristorante dell’albergo Fior di Bosco in Masen di Giovo.

Si vede i famosi Tortel di patate del Agritur Simoni, Val di Cembra. Foto: Katrin Walter

I famosi “Tortel di patate”, qui nel Agritur Simoni, dove vengono abbinati sia con le cose salate sia con la marmellata e si beve il vino della omonima cantina.

Lo Strauben del Ristobar Chiosco Piramidi di Elmar Welcher in Val di Cembra. Foto: Katrin Walter

Qui non si muore di fame, dappertutto ci sono delle particolarità d’assaggiare: qui Strauben del Ristobar Chiosco Piramidi di Elmar Welcher. E’ un antico tipico dolce del Trentino-Alto Adige, ma d’origine asburgo che significa “arricciare”. Sono serviti con una spolverata di zucchero a velo e marmellata di mirtillo rosso. Ultime quattro foto: Katrin Walter

Katrin Walter e Dieter Kapitz on tour in Val di Cembra golosa.

Dedicato anche a noi, Katrin Walter e Dieter Kapitz, ospiti in Val di Cembra, il dolce dell’imperatore: Kaiserschmarrn … giusto per resistere il pomeriggio, tra pranzo e cena 😉 Foto: Mara Lona

Katrin: Quindi, se questa indagine non sbaglia la Val di Cembra dovrebbe essere una destinazione ideale per tale tipo di turista per la sua offerta culinaria spesso anche a chilometro zero o comunque per la maggior parte regionale e tipica.

Mara: E’ quello per cui stiamo lavorando 😉

Katrin: Grazie mille per il tuo tempo e la simpatica compagnia. E grazie infinite per le tue foto e quelle del tuo padre Luciano Lona.

Ringraziamento del 1917 Per Grazia Ricevuta nella chiesetta di San Leonardo di Lisignago, Val di Cembra. Foto: Katrin Walter – simply walter

„Per Grazia Ricevuta“ un ringraziamento per il suffragio esaudito nella chiesetta votiva di San Leonardo di Lisignago in Val di Cembra. Foto: Katrin Walter – simply walter

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Sei già stata/o in Val di Cembra pure tu? Quale è la tua esperienza? Raccontamela sotto!

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